Per la Naspi sono giornate di lavoro effettivo tutte quelle retribuite
Inoltre vanno neutralizzati i periodi in cui il rapporto è stato oggetto di sospensione, ad esempio per Cig, malattia o congedi
Ai fini del raggiungimento del requisito, ora non più necessario, delle 30 giornate di lavoro effettivo per accedere alla Naspi, valgono anche alcuni giorni in cui non c’è stata attività lavorativa. Così ha stabilito la Cassazione (sentenza 13558/2025) enunciando i due seguenti principi di diritto:
- il requisito delle 30 giornate «risulta integrato - oltre che da giornate di ferie e/o riposto retribuito - da ogni giornata che dia luogo al diritto del lavoratore alla retribuzione e alla relativa contribuzione»;
- «ai fini del computo dei “dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione” si escludono (sono neutralizzati) i periodi di sospensione del rapporto di lavoro per cause tutelate dalla legge, impeditive delle reciproche prestazioni».
La decisione riguarda un lavoratore a cui Inps ha ...