Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato un'azienda che geolocalizzava i dipendenti in smart working, ritenendo tale pratica lesiva della libertà individuale e contraria al GDPR. L'intervento riafferma i limiti del controllo tecnologico nel lavoro agile, alla luce del Regolamento UE 2016/679, dello Statuto dei lavoratori e della disciplina nazionale sul lavoro agile
Premessa
Lo sviluppo del lavoro agile ha portato alla diffusione di nuove modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, caratterizzate da flessibilità spaziale e temporale. Al contempo, tale trasformazione ha sollevato nuove problematiche in merito ai poteri di controllo del datore di lavoro, specialmente nell'uso di tecnologie di tracciamento come la geolocalizzazione.
Il recente provvedimento del Garante del 13 marzo 2025 n. 135, rappresenta un punto fermo nella regolamentazione del rapporto tra controllo...