L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Welfare e fringe: la gestione della cu 2025

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di Roberto Vinciarelli

La domanda

Un dipendente in forza per tutto il 2024 presso un datore di lavoro che applica la detassazione (contratto collettivo di 2° livello con conversione del pdr in welfare) e che ha un regolamento;- il dipendente ha maturato un pdr di 2000 e lo converte in welfare/fringe per 2000 euro (1000 sono convertiti in previdenza complementare, 1000 in rimborso interesse passivo mutuo/acquisto prima casa con mutuo stipulato ante 1° gennaio 2022 - intestatario del mutuo è il dipendente che risiede e dimora in abitazione principale);- il dipendente è beneficiario di un regolamento, rivolto a tutti i dipendenti, con credito wa di 1500 euro che viene opzionato per 500 euro in palestra (voucher - monouso), per 500 euro in buono spesa, 500 euro in rimborso asilo nido per il figlio di 3 anni (fattura intestata figlio, pagata dal dipendente nel 2024).Il dipendente ha pagato 4000 euro di interessi passivi mutuo prima casa, ed è stato rimborsato per 1000 euro dal datore di lavoro (extra Risoluzione 46/E/2010). Il dipendente ha un figlio di 3 anni a carico e coniuge non a carico. Nel 2024, ha pagato 3000 euro di asilo nido per il figlio ed è stato rimborsato di euro 500.Come vanno rappresentati in cu 2025, redditi 2024 i fringe e il welfare?

Con l’articolo 1, comma 16 della Legge n. 213 del 2023, è stata prevista una deroga all’art. 51, comma 3, prima parte del terzo periodo del Tuir limitatamente al periodo d’imposta 2024, innalzando a 1.000 euro il limite di esenzione dei fringe benefit, il predetto limite è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Anche nel periodo d’imposta 2024 tra i fringe benefit riconosciuti ai lavoratori dipendenti sono incluse le somme erogate o rimborsate da parte del...